La pratica del violino e l’insorgenza di disfunzioni del movimento:

Suonare il violino richiede lo sviluppo di capacità e sensibilità altamente specifiche, discriminazione neurale, compiti motori intricati ed abilità di adattamento.

Il corpo viene mantenuto per molte ore in una postura asimmetrica ed innaturale, proprio per questo potrà andare incontro ad una sintomatologia dolorosa oltre ad un’alterazione dell’equilibrio tra le strutture muscolo-scheletriche del rachide cervicale e del cingolo scapolare.

In particolare alcuni muscoli del distretto superiore del corpo come trapezio, romboidi, splenio del capo, splenio del collo, muscoli sub-occipitali ed elevatore della scapola, risentono notevolmente di un aumento del tono muscolare, determinando possibili disfunzioni del movimento.

Secondo diversi studi e valutazioni specifiche, i fattori predisponenti al dolore cronico o alle disfunzioni del movimento nel violinista sono:

-Sesso femminile

-Condizione fisica inadeguata a sostenere prolungate ore di studio nella stessa posizione.

-Varianti anatomiche come anomalie congenite, sindrome dello stretto toracico e lassità legamentosa.

-Errori tecnici, come un’eccessiva tensione muscolare durante esecuzione musicale.

In questo lavoro ho approfondito le problematiche relative ai disordini muscoloscheletrici di una paziente che ho trattato.

Per l’appunto le zone dove ho riscontrato una maggiore dolorabilità si trovano a livello del rachide cervicale e del cingolo scapolare.

Ho prestato una particolare attenzione allo scorretto posizionamento della scapola, la quale è in buona parte la responsabile delle alterazioni della normale azione di controbilanciamento dei muscoli sinergici e di un’alterazione del corretto movimento durante l’esecuzione del gesto.

I rapporti che legano il tratto cervicale ed il cingolo scapolare sono determinati da una relazione meccanica, muscolare, neurologica e fasciale tra le due.

Analisi specifica del caso clinico:

Per dimostrare, tramite considerazioni obiettive, le tesi teoriche avvalorate da diversi studiosi, ho preso in esame una ragazza violinista di 25 anni, destrimane.

All’anamnesi è evidente una localizzazione del dolore principalmente nella zona cervicale superiore dx (C0-c1, C1-c2) e nel margine mediale superiore della scapola. Il dolore si presenta maggiormente nei periodi di studio intenso, descritto come una fitta, accompagnata da un senso di costrizione.

E’ presente inoltre una rigidità generale tra cervicale e spalla destra. Il dolore migliora principalmente con il calore, i massaggi e peggiora nel durante il sollevamento di pesi e dopo tante ore di esercitazione.

Esame obiettivo:

All’esame obiettivo, in base all’osservazione sul piano frontale, ho notato che il capo è leggermente lateralizzato e ruotato verso sinistra, (secondo la posizione assunta sul violino e cioè con il mento poggiato sulla mentoniera), le spalle e le clavicole sono leggermente più elevate di 15 gradi, con uno scorretto posizionamento della scapola destra: (lato impegnato nel movimento dato dall’uso ripetuto dell’archetto sul violino), oltre ad un’ problema di coordinazione tra i muscoli toraco-scapolari e scapolo-omerali.

Dopo un’accurata valutazione ho trattato il rachide cervicale in toto con una mobilizzazione in protrazione e retrazione da supino, una mobilizzazione della scapola in decubito laterale, mentre in posizione eretta ho provato a ricostruire l’immagine propriocettiva, facendogli eseguire dei movimenti e cercando di far migliorare la posizione della spalla.

Questo facilita la rieducazione del senso di posizione della scapola.

Conclusioni e obiettivi finali.

I movimenti ripetuti e le posture mantenute nel tempo alterano le caratteristiche dei tessuti, modificando gli schemi di movimento, i quali potranno essere la causa di successive disfunzioni.

Quando i movimenti sono eseguiti erroneamente, la forza e la flessibilità sono compromesse e si verificano alterazioni a livello dei tessuti molli, con relativo dolore muscolare.

La conseguenza finale di un danno a questi tessuti è un dolore muscolo-scheletrico o sindrome da disfunzione del movimento.

In relazione a queste considerazioni, ho eseguito delle tecniche di terapia manuale e parallelamente ho sviluppato un programma di esercizi terapeutici in modo da stimolare un miglior controllo delle strutture muscoloscheletriche durante l’esecuzione del movimento corretto.

Risultati:

Dopo un mese e mezzo di trattamento ho riscontrato un miglioramento globale nella percezione corporea di tutto il distretto superiore del corpo ed una maggior cura del proprio benessere fisico, nell’ambito della pratica quotidiana dello strumento.

Questo lavoro è anche servito ad invogliare la musicista a dedicarsi ad alcuni esercizi da me assegnati.

In conclusione, grazie ad un miglior controllo dei movimenti, questo lavoro è servito come prevenzione nell’evitare o attenuare l’insorgenza di sindromi da sovraccarico come l’impingement coraco-omerale o coraco-acromiale, tendiniti, borsiti, o future patologie degenerative, tutte condizioni facilmente diagnosticate tra i violinisti.

Per un piano di cura personalizzato nel trattamento del dolore del violinista rivolgiti sempre ad un professionista specializzato.

Tra le altre frequenti patologie che ho riscontrato tra i musicisti è presente senza dubbio la tendinite, una patologia che spesso si sviluppa abbastanza improvvisamente, con un dolore urente, la cui localizzazione principale si può ritrovare più frequentemente a livello dei tendini dei muscoli del polso o della mano.

Inizialmente è un dolore poco marcato, ma andando avanti potrebbe diventare sempre più presente o invalidante.

In questi casi sarebbe utile fare delle pause frequenti durante le ore di esercitazione, un riscaldamento delle dita e dei muscoli dell’avambraccio.

La fisioterapia che consiglio invece si avvale di alcune tecniche di terapia manuale, tecarterapia, ultrasuoni e un massaggio specifico sulla zona dolorante, per garantire un migliore scorrimento del tendine ed allentare le tensioni muscolari.

Se sei un musicista e riscontri alcune problematiche di carattere muscolo-scheletrico o hai particolari dolori che ti affliggono quotidianamente, puoi rivolgerti a me per un piano di cura personalizzato e per trovare il giusto equilibrio a livello fisico.